domenica 31 marzo 2013
L'Italia contro i suoi atleti.
Nella danza sportiva si racconta una storia raccapricciante.
Si racconta che, nell'epoca dei custodi delle regole, della liceità dello Sport, sia stato assegnato un campionato del mondo ad un papà che organizza una gara internazionale a Bassano. Che il papà che si lamenta di spendere per quella gara (chi glie lo fa fare? quale medico glie lo ha prescritto?) oltre centocinquantamila euro per potere consentire al proprio pargolo di fare la finale al campionato del mondo da egli medesimo organizzato. Che sportività, che meraviglia, che esempio per una coppia di junior.
"Stai tranquillo junior, papà ti compra il risultato".... wow, proprio quello che voleva De Coubertin!
Tutto ciò nonostante in Italia ci fosse un governo dei saggi, il commissario Luca Pancalli (Vice Presidente del CONI) coadiuvato da un monumento del CONI rappresentato dal quasi (trombato) presidente del Ciclismo e quasi (ri trombato!) presidente della FIDS Carla Giuliani, e del Torquemada Italiano, l'uomo odia i conflitti interessi... degli altri. Tutto ciò nonostante in Italia viga un articolo del Codice di Comportamento Sportivo del CONI che impone di redimere i conflitti di interessi, anche solo apparenti.
Un papà che ospita durante i giorni precedenti, offre loro regali e ringraziamenti per la presenza, i giudici che giudicheranno il campionato del mondo non è un conflitto di interessi?
Il comportamento di quel papà è sicuramente esecrabile ma quello dei saggi come lo possiamo definire?
Ed il comportamento di quel maestro la cui moglie, giudicando ai campionati italiani, si è alzata e se n'è andata perchè i colleghi giudici non hanno premiato la figliola ed il figlio dell'organizzatore con la possibilità di partecipare al campionato organizzato a casa sua?
E la pressione di quei maestri che, in cambio di favori alle loro coppie hanno fatto pressione perchè quella coppia andasse a tutti i costi, per non vanificare l'investimento di papà?
Ma ci rendiamo conto?
Eppure erano loro, i puliti e belli, ad avere concesso lo scempio che è andato in scena a Bassano.
Dove, per puro caso, il figlio dell'organizzatore non ha partecipato in quanto al campionato italiano non ha acquisito il merito di partecipare.
Così le due coppie titolate hanno partecipato al campionato dell'ostilità, dove i colleghi atleti allievi delle scuole della sportiva maestra che ha lasciato il posto da giudice al campionato italiano in quanto affranta per il flop della figliola e quelli della scuola di ballo sociale e non solo dell'organizzatore della gara, si sono girati di schiena, tra il pubblico quando i colleghi italiani sono entrati in pista.
Ma gli atleti che cosa ne potevano?
Ma non è un segnale ulteriore di un impazzimento della nostra nazione?
Non è la prova certa che quell'organizzatore deve essere autorizzato solo per gare di albero della cuccagna e pesca del pesciolino rosso?
E' stata una vergogna.
Ma lo sarà ancora di più se a chi evidentemente impazzito, verrà consentito di fare del male ancora a degli atleti.
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