sabato 13 aprile 2013
La verità è che noi siamo ciò che pensiamo...
Da alcuni mesi a questa parte compaiono su internet interventi di persone che, per il solo fatto di seguire il profeta di Padova, si sentono migliori, pronte a potere giudicare, condannare, insultare chiunque non la pensi come loro.
Si propongono come depositari della VERITA' dimostrando di essere depositari solo di una sconfinata ignoranza. Infatti per chiunque abbia fatto qualcosa di più che trastullarsi con il proprio ombelico è chiaro ciò che la scienza ormai ha dimostrato incontrovertibilmente: la verità non esiste. Esistono i nostri pensieri, le nostre percezioni di ciò che accade.
Persone con possibilità sensoriali diverse, percepiscono lo stesso fatto in maniera diversa ma non solo, la cultura in cui si vive pone dei filtri nel considerare in una determinata maniera un fatto anzichè in un'altra.
La cosa più ridicola è che coloro che in maniera tanto veemente criticano il passato e la dirigenza attuale nei fatti organizzano gare, eventi che sono molto molto peggio di ciò che essi con le parole condannano.
Portano gli atleti, li giudicano, organizzano in un gorgo di conflitti di interesse che sembrano molto di più al sistema inglese della danza sportiva (che essi tanto amano al punto di mandarci le coppie che spendono pacchi di euro per fare qualche turno pur di far fare bella figura ai loro maestri) che a quello che dicono di volere in Italia.
Si vedono blog, si sentono discorsi, che oltre che essere ridicoli come coloro che li scrivono nascosti dietro un nick name, che parlano di verità di giustizia come se tutto non fosse una semplice opinione, da rispettare ovviamente, ma null'altro che opinioni di persone arrabbiate, frustrate dei successi che non riescono ad ottenere come insegnanti e, invidiosi, pensano che sia colpa di qualcun altro.
Non prendono in considerazione minimamente che, cambiando i loro pensieri, cambierebbe anche la loro "verità" la loro vita.
Invece no. Si impegnano a criticare ciò che altri fanno salvo poi, nei fatti, a fare molto peggio.
Sono patetici.
Ma il mondo è bello perchè è vario e vi sono tante diverse opinioni, anche quelle ridicole sopra descritte.
Alonso Fernandez de Avellaneda
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